La farina di riso è il prodotto della macinazione del riso.
Il riso (oryza sativa) è un cereale originario delle regioni asiatiche; viene coltivato in modo intensivo anche in alcune regioni dell’Italia del Nord. La pianta erbacea è alta da 120 a 195 cm (può raggiungere anche i 5 metri) e presenta, all’apice dello stelo, una pannocchia terminale a maturità pendente su cui si svilupperà la cariosside. Dalla raccolta, grazie all’operazione di mietitura, si ottiene il risone (o riso vestito) che viene sottoposto a varie fasi di lavorazione: pulitura, sbramatura (il chicco perde le glume e le glumelle, ovvero le foglie modificate di consistenza cartacea che avvolgono le cariossidi), sbiancatura (eliminazione della pellicola interna, quindi i suoi strati più periferici e il germe), spazzolatura, lucidatura (rende il chicco più bianco e levigato), brillatura (si fa uso di glucosio e talco per dare maggior brillantezza).
Le varietà di riso commerciale sono raggruppate in quattro grandi categorie: comune od originario, semifino, fino, superfino.
Il riso ha un elevato contenuto di amido (oltre il 75%) e una bassa quota di proteine (6-7%), lipidi (3% in quello integrale, ancora meno in quello bianco), sali minerali e vitamine. Le vitamine del gruppo B, la fibra e i sali minerali, si riducono notevolmente con la raffinazione (lavorazione) del risone. Il riso presenta una elevata digeribilità e fra tutti i cereali è l’alimento più completo.
Con la farina di riso si può preparare qualsiasi alimento, dalle minestre agli gnocchi, dalla pasta fresca ai dolci e persino il pane interamente con la farina di riso (nonostante la lievitatura non sia possibile). È inoltre utile come addensante per creme, besciamelle e salse. E anche per la frittura, di pesce e di verdure, sia per la pastella che per la semplice infarinatura. Il fritto resta leggero, asciutto e croccante poiché la farina di riso assorbe pochissimo olio, rendendo così i piatti più digeribili e saporiti.
Basta semplicemente sostituire la farina di riso a quella di grano tenero nelle ricette.
Essendo una farina priva di glutine è consigliata per chi è affetto da celiachia.