Glossario

Raccolta di termini attinenti:

Allergene: sostanza antigene in grado di scatenare reazioni allergiche.
Anafilassi: reazione allergica causata da ipersensibilità verso un allergene. Si tratta di un’iperprotezione messa in atto dall’esposizione alla sostanza con cui il soggetto era già entrato in contatto precedentemente. Tale esposizione può avvenire per inalazione, ingestione, contatto, o inoculazione dell’allergene.
Antigene: particella estranea al corpo che, quando si lega a un anticorpo complementare esposto alla superficie di un linfocita B o al recettore complementare di una cellula T, innesca una risposta immunitaria.
Anticorpi: proteine globulari, sintetizzate dai linfociti B, in grado di neutralizzare le sostanze estranee (antigeni) con le quali si combinano specificamente.

Gluteina o Glutelina: uno dei due tipi di proteine contenute nel glutine; è presente principalmente nell’endosperma (nucleo) della cariosside (seme) dei cereali quali frumento, farro, segale, kamut e orzo; contiene lisina e triptofano, è insolubile in acqua e coaugulata dal calore. Esempi sono la glutenina del frumento e l’avenina dell’avena.
Glutine: sostanza lipoproteica che si origina dall’unione di prolamina e gluteina (o glutelina) in presenza di acqua. Il glutine forma una tenace rete che negli impasti lievitati trattiene i gas della lievitazione permettendo un notevole sviluppo del prodotto durante la cottura, mentre nel caso delle paste alimentari trattiene gli amidi che renderebbero collosa la pasta e permette una cottura al dente. L’intolleranza permanente al glutine è detta celiachia. La dieta per celiaci è l’unico trattamento per evitare la comparsa dei sintomi.

Immunoglobuline: proteine globulari complesse altamente specifiche, sintetizzate dai linfociti B; comprendono sia gli anticorpi circolanti sia quelli esposti sulla superficie dei lifociti B prima di essere attivati. Si dividono in cinque classi: IgA, IgM, IgE, IgD, IgG.
Immunoglobuline IgE: una delle cinque classi in cui vengono suddivise le immunoglobuline. Sono anticorpi sintetizzati dalle plasmacellule che hanno la funzione di proteggere l’organismo dalle infezioni da parte di parassiti. Sono le principali responsabili delle allergie.

Linfociti B: globuli bianchi prodotti dal midollo osseo; quando incontrano un antigene che ha, sulla superficie, una struttura tridimensionale complementare a quella degli anticorpi, esso aumenta di volume e al suo interno di osserva una maggiore produzione di proteine. Le cellule figlie prodotte possono essere di due tipi: plasmacellule (fabbriche di anticorpi specializzati) e cellule della memoria (producono anticorpi longevi che consentiranno una più rapida risposta immunitaria nel caso in cui si riverificasse l’invasione dello stesso antigene)

Macrofagi: globuli bianchi che non si trovano solo nei siti di infezione, ma anche nei linfonodi, nella milza, nel fegato, nei polmoni e nei tessuti connettivi, dove intrappolano ogni microbo o particella estranea che possa avere oltrepassato le difese iniziali.
Mastociti: globuli bianchi che circolano liberamente nel sangue ai quali si legano gli anticorpi che si formano dopo la prima esposizione all’antigene.

Prolamina: uno dei due tipi di proteine contenute nel glutine presente; è presente principalmente nell’endosperma (nucleo) della cariosside (seme) dei cereali quali frumento, farro, segale, kamut e orzo; è la componente alcol-solubile del glutine; ha alto contenuto in prolina e in acido glutammico ed è povera in arginina, istidina e soprattutto in lisina. Esempi sono la gliadina del frumento e della segale, l’ordeina dell’orzo. L’intolleranza congenita alla gliadina è nota come malattia celiaca.

Shock Anafilattico: forma più grave e potente delle reazioni anafilattiche; se non trattato può portare alla morte. Si tratta di una reazione sistemica che comporta caduta della pressione del sangue potenzialmente pericolosa, costrizione dei bronchioli e rapido gonfiore della trachea; è dovuta alla liberazione da parte dei mastociti di istamina e altre sostanze chimiche nel sangue. Può verificarsi in presenza di allergia di qualsiasi natura, allergie alimentari comprese.
Sindrome orale allergica: manifestazione di una allergia alimentare che coinvolge il primo tratto dell’apparato digerente, ovvero la bocca. Il sintomo principale è il prurito del cavo orale, più o meno intenso, generalmente di breve durata . Tale prurito può, talvolta, essere accompagnato da un leggero rigonfiamento della mucosa della lingua e delle labbra e da bruciore della gola e, raramente, può evolvere in una reazione più grave. Generalmente è causata da una allergia a proteine presenti nella frutta e nella verdura in soggetti allergici ai pollini e che quindi soffrono di una rinite allergica.